La Stazione

Ultima modifica 21 agosto 2019

Il decennio 1860-1870 si può ben definire ‘decennio della ferrovia’.

In seguito a lunghe e lente trattative per la cessione dei terreni, iniziarono i lavori per la ferrovia che fu costruita velocemente e inaugurata nel 1874.

I giornali dell’epoca diedero risalto alla notizia:

‘Mentre tutte le persone fortunate dei due mondi, che fanno il giro d’Italia, sanno a memoria il lago di Como e il lago Maggiore nessuno conosce la Brianza. Que’ colli ridenti, cosparsi di paeselli di laghi, di vedute alpestre, di ville, furono celebrati dal Manzoni, dal Cantù, da tutta la scuola Lombarda, ma i forestieri non osano affidarsi più ai vetturini. Mentre si viene giù da Pietroburgo o da Nuova Yorck a farsi un nido su Lario, la vicina Brianza è la campagna esclusiva dei Milanesi. Ma anche questi hanno salutato con grido di gioja l’apertura della ferrovia Monza-Calolzio, che ha avuto finalmente quest’anno.

Questa linea ci conduce direttamente da Milano a Lecco; e merita fare il viaggio che dura due ore, per il solo piacere del viaggio; tanto è deliziosa la vista che si gode; […]’

La ferrovia è denominata Monza-Calolzio in quanto congiungeva la linea Milano-Monza con la linea Bergamo-Lecco di precedente costruzione.

I primi locomotori della ferrovia Monza-Calolzio erano mossi da motori a vapore. Con i primi del ‘900 tuttavia la linea ferroviaria fu gradualmente elettrificata e furono realizzati interventi di ampliamento e ristrutturazione che determinarono l’attuale fisionomia della stazione di Olgiate:

risale al 14 settembre del 1914 la costruzione del secondo binario della stazione e dello scalo merci, ora abbandonato; il 1° novembre 1929 fu firmata la convenzione tra F.S. e Comune che diede inizio ai lavori di rifacimento del piazzale della stazione e alla nascita dell’attuale via Stocksmoor.

Fin dal progetto originario, la stazione di Olgiate sarebbe stata edificata presso il nucleo di Canova, una frazione secondaria del Comune di Olgiate Molgora. Ricordiamo che fino al 1927 il Comune di Mondonico, con le frazioni di Porchera, San Zeno e Olcellera, era autonomo. I progettisti suggerirono che, nel caso di spostamento a nord della stazione di Cernusco, allora la stazione di Olgiate poteva essere trasferita a Porchera. Questa possibilità fu considerata con profonda attenzione perhè, mentre Canova si trovava non lontano dalla strada Como-Bergamo (che a quei tempi attraversava il centro di Monticello), Porchera si trovava a breve distanza da Brivio e dalla strada postale nazionale Milano-Lecco. Questa eventualità fu osteggiata sia dal Comune di Olgiate che si vedeva privare della stazione in favore di Mondonico, sia dai progettisti che consideravano questa modifica molto più costosa. Infatti, Canova offriva un comodo pianoro leggermente sopraelevatorispetto alla zona umida dei Calendoni e inoltre vi era ampia disponibilità di acqua sorgiva, necessaria per il funzionamento delle locomotive. Porchera, pur trovandosi in un’area ricca di falde acquifere, non disponeva di aree pianeggianti rispetto al sedime ferroviario, perciò si preferì mantenere l’idea originaria di una stazione a Canova.

Il progetto di raddoppio nella tratta Carnate-Airuno, redatto dalla Italferr S.p.A. per conto delle Ferrovie dello Stato, fu approvato il 21 maggio 1985 da Regione Lombardia, la quale decretò anche la Pronuncia di Compatibilità Ambientale il 29 maggio del 2001.

Il 1°settembre 2004 ebbero ufficialmente inizio i lavori. I primi lavori realizzati riguardavano la bonifica da eventuali ordigni residuati bellici […] Presso lo scalo merci della stazione di Olgiate, il giorno 7 ottobre 2004 furono rinvenute due bombe.

Verso la fine del 2004 fu demolito il primo edificio di Olgiate. Il volto di Olgiate e dei comuni interessati dal raddoppio stava cambiando! Tra le demolizioni spicca quella di Olcellera inferiore ( 7 aprile 2006).

Il 5 maggio del 2007 fu abbattuto il Ponte di Bianca, che era stato edificato nel 1873, al suo posto fu costruita una nuova struttura in cemento più ampia.

Il raddoppio ha previsto la costruzione di due nuove gallerie; quella tra Olcellera e Airuno (2250 m) a sezione circolare e quella sotto la collina della Roncaglia (370 m) a sezione quadrata.

La galleria di Olcellera fu iniziata dalla parte di Airuno (esplosione della prima mina: 2 novembre 2005), il cui Comune ospitò la maggior parte delle opere di scavo. Solo il 7 luglio 2007 furono iniziati i lavori dalla parte di Olcellera, che, a differenza di Airuno, non previde l’uso di mine.

Il raddoppio ferroviario ha modificato completamente la struttura delle nostre stazioni, che sono state tutte declassate a fermate (tranne Calolziocorte e Carnate) e quindi non più presenziate da capostazione e addetti al movimento; furono pure eliminati gli scali merci di Olgiate e Cernusco.

A Olgiate si sono abbassati i binari per diminuire il rumore dei treni; per consentire i lavori di adattamento la stazione è stata provvisoriamente trasferita in alcuni container, posti all’inizio di via Papa Giovanni, a poca distanza dalla chiesa di Olgiate.

Il 26 luglio 2008 fu attivata l’elettricità nella galleria di Olcellera e il 29 luglio si ripristinò la stazione di Olgiate, con lo smantellamento della stazione provvisoria. Il raddoppio è ufficialmente completato. L’inaugurazione, come è norma, avviene qualche mese dopo, il 10 settembre 2008 presso la stazione e il municipio di Lecco.